DOMANDA DI CONTRIBUTO PER L’ACQUISIZIONE DI CONSULENZE FINALIZZATE ALLA RIQUALIFICAZIONE E AL MIGLIORAMENTO DELL’EROGAZIONE DEI SERVIZI SOCIO-ASSISTENZIALI

Programma realizzato nell’ambito del Programma operativo FSE 2014 – 2020 della Provincia autonoma di Trento, con il cofinanziamento dell’Unione europea – Fondo sociale europeo, dello Stato Italiano e della Provincia autonoma di Trento

Nel corso del processo di accreditamento è stata riscontrata la necessità di richiedere una consulenza per l’attuazione di alcuni requisiti. Le difficoltà riscontrate riguardavano principalmente alcuni requisiti descritti nella relazione illustrativa AAG6. Nello specifico si trattava dei requisiti dell’accreditamento: n.10 Individuazione di strumenti per favorire la comunicazione interna all’azienda e, in relazione alla periodicità del bilancio sociale, realizzazione di incontri aziendali inerenti la conoscenza delle linee programmatorie dell’organizzazione, degli esiti del monitoraggio del sistema della qualità e delle conseguenti azioni di miglioramento n.11 Definizione di un sistema di ascolto dei lavoratori per la rilevazione interna dei loro bisogni e del clima aziendale n.12 Una misura di conciliazione vita-lavoro n.15 Adozione di un sistema di rilevazione dei principali stakeholder, includendo almeno gli stakeholder di missione (fruitori dei servizi, e/o famiglie e comunità di riferimento) con cadenza almeno triennale, che comprenda anche una fase di report degli esiti e delle eventuali misure di miglioramento da adottare. Per quanto riguarda i requisiti 11 e 12, trattandosi il Cav di una realtà di piccole dimensioni (3 dipendenti e una ventina di volontari) molte misure a favore del personale, pur venendo applicate, non sono mai state definite in modo strutturato. È stata quindi richiesta una consulenza con lo scopo di meglio definire e implementare tali misure. Per quanto riguarda invece i punti 10 e 15, la consulenza è stata richiesta con il fine di migliorare l’organizzazione interna implementando un sistema di Assicurazione della Qualità finalizzato al miglioramento continuo. Le figure professionali che si prevede di coinvolgere nell’innovazione dei processi sono: – il consulente – la figura amministrativa – gli altri dipendenti e i volontari – il direttivo – il Presidio per il Sistema di Assicurazione della Qualità. La consulenza è stata richiesta con l’intento di perfezionare alcuni aspetti importanti dell’organizzazione interna al fine di migliorare il benessere lavorativo e ottimizzare i flussi di lavoro. Quello che ci si attende è l’acquisizione di strumenti per il miglioramento dell’assetto organizzativo e della comunicazione interna, in modo tale da coordinare in modo efficiente le informazioni di natura gestionale, finanziaria ed economica. Lavorando di concerto sarà così possibile definire un piano strategico condiviso, ottimizzando i flussi di lavoro e implementando il monitoraggio delle attività e le conseguenti azioni di miglioramento. In ottica di miglioramento è obiettivo del Cav implementare i processi di comunicazione interna con l’intento di creare flussi formativi strategici che permettano una corretta ed efficace condivisione di conoscenze, informazioni e obiettivi. Anche il sistema di ascolto dei lavoratori deve essere arricchito da momenti di confronto e condivisione strutturati e periodici. Occasioni preziose sia di brainstorming e progettazione, sia di monitoraggio, autovalutazione e analisi critica nella gestione dei processi che contribuiscono al miglioramento della qualità.

Tipologia consulente N. consulenti Ore totali Costo euro/ora Importi
Senior 1 24,00 100,00 2.400,00
Junior
Costo totale che verrà sostenuto dal richiedente 2.400,00
Finanziamento concesso dal Fondo Sociale Europeo, dallo Stato Italiano e dalla Provincia Autonoma di Trento 1.920,00

In ottemperanza al requisito n. 4 dell’autorizzazione, che prevede la “Disponibilità di un modello di organizzazione idoneo a prevenire i reati ai sensi dell’articolo 6 del D.lgs n. 321/2001”, il Cav ha deciso di affidarsi ad un esperto in materia in grado di elaborare un modello di organizzazione, gestione e controllo (MOG), al fine di prevenire la responsabilità amministrativa e penale dell’Ente (il D.lgs n.321/2001 prevede l’applicazione di modalità operative proprie del processo penale, anche se non è possibile imputare direttamente l’Ente per reato) e di sviluppare nei soggetti, che a vario titolo operano presso il Centro, la consapevolezza di poter commettere un reato. Grazie alla realizzazione e implementazione di questo modello, che con il D.lgs n. 321/2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina della responsabilità amministrativa degli Enti, sarà possibile creare un sistema strutturato di prevenzione e controllo. Il Documento, infatti, dopo una prima parte introduttiva e generale, riporterà le varie categorie di reati che, potrebbero venire commessi, anche in modo inconsapevole, da chi opera nell’ambito del Cav. A questo elenco seguiranno le modalità e gli strumenti di controllo che s’intende adottare. Il MOG, prevedendo la creazione di un’organizzazione interna definita e funzionale nei ruoli e nelle mansioni, presuppone, quindi, da un lato l’acquisizione da parte di tutti i collaboratori dell’Ente, di una maggiore consapevolezza circa i possibili reati che potrebbero commettere nello svolgimento dei propri compiti, dall’altro l’implementazione di un modello organizzativo tale da creare flussi di lavoro efficaci ed efficienti.Per la stesura del MOG il Cav si è rivolto a un avvocato esperto che, dopo una prima fase, nel corso della quale è stata raccolta la documentazione per la mappatura e la classificazione delle aree a rischio ai sensi del D.Lgs. 231/2001, ha curato l’analisi del sistema organizzativo dell’ente e dei suoi processi, del personale e delle risorse. In particolare, l’analisi ha riguardato: l’organizzazione dell’azienda, i ruoli e le mansioni, i processi e i flussi di lavoro, i precedenti eventi negativi.Per completare l’analisi la figura incaricata dovrà interfacciarsi con i responsabili delle varie aree in modo da poter avere un quadro chiaro dei ruoli, delle mansioni e dei flussi di lavoro, determinando così anche i rischi correlati e i possibili illeciti. Per fare questo utilizzerà degli appositi questionari, specifici per ogni area (es. area informatica, area contabile ecc.) unitamente a interviste mirate con i referenti delle varie aree (amministrazione, assistenza sociale ecc) e con alcuni membri del Direttivo. Una volta costruito il quadro completo verrà stilato il MOG che consentirà di implementare un modello lavorativo efficace, di delineare eventuali criticità, gli obiettivi di miglioramento e le conseguenti azioni correttive. Condividendo il documento con tutti i collaboratori sarà possibile promuovere in ognuno una maggiore consapevolezza del proprio ruolo e dei possibili illeciti connessi, nonché un miglioramento dell’efficacia dell’organizzazione complessiva.Al termine del percorso, in fase di rendiconto, ci si attende di avere un modello di gestione e controllo, ben definito in base alle caratteristiche specifiche dell’Ente, alla sua natura e identità, che consentirà di implementare un sistema strutturato e organico di prevenzione rispetto alla realizzazione delle diverse tipologie di reato riportate nel D.lgs.231/2001. Sarà così possibile individuare le aree di rischio e riorganizzare attività e processi, predisponendo misure e modalità di gestione adatte a impedire il compimento dei possibili reati. Il MOG rappresenta anche un valido elemento esimente della responsabilità amministrativa dell’Ente. Qualora venisse commesso un reato a vantaggio dell’Ente, sia da parte dei soggetti che ricoprono ruoli apicali sia dai sottoposti, se l’Ente dimostra di aver adottato e attuato in modo efficace un modello di gestione e controllo idoneo a prevenire reati della fattispecie di quello commesso, non gli verrà imputata la responsabilità dell’illecito compiuto. Il MOG rappresenta anche l’occasione per rivedere l’organizzazione complessiva dell’Ente ottimizzando la gestione delle risorse e i flussi di lavoro. Fondamentale sarà infine definire le modalità di controllo e i soggetti incaricati di verificare l’attuazione del modello stesso e la verifica della persistenza delle condizioni di idoneità. In caso di cambiamenti interni all’organizzazione o di violazioni significative il MOG dovrà essere modificato.

Tipologia consulente N. consulenti Ore totali Costo euro/ora Importi
Senior 1 15,00 60,00 900,00
Junior 1 82,00 50,00 4.100,00
Costo totale che verrà sostenuto dal richiedente 5.000,00
Finanziamento concesso dal Fondo Sociale Europeo, dallo Stato Italiano e dalla Provincia Autonoma di Trento 2.000,00

TOTALE FINANZIAMENTO CONCESSO DAL FONDO SOCIALE EUROPEO, DALLO STATO ITALIANO E DALLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

Costo totale dei servizi di consulenza 7.400,00
Finanziamento totale concesso dal Fondo Sociale Europeo, dallo Stato Italiano e dalla Provincia Autonoma di Trento 3.920,00